Certe volte, come esortava Kavafis, bisogna privilegiare "il viaggio" , e accontentarsi di esso, godendone, sopportandone anche i timori, le inclinazioni e le interruzioni, pur senza rinunciare ad "avere in mente Itaca". Certe volte bisogna decidersi per nuove "piccole" possibilità di diventare umani adesso, senza attardarsi a pretendere tutto insieme. Certe volte bisogna accettare di "fare" la verità un pezzo per volta, o, se si è saggi, di farsi "condurre" da essa, giorno per giorno, piuttosto che pretendere di "contenerla" , tutta e limpida, nella propria bisaccia. Certe volte bisogna rinunciare a usare la maiuscola , perché le più belle parole come libertà, democrazia, comunità, scienza, verità, popolo, fede, ragione, diritto, ideali, etica, politica, ecc., quando sono pronunciate con la maiuscola, diventaro spesso macigni insopportabili, muri invalicabili e bracci violenti del potere, come pensava Simone
Per chi non vuole smettere di pensare, di immaginare e di sentire "OLTRE"