Il canto di Circe…..Quale cristianesimo? (7)
Un buon prelato della curia romana si lamentava con lo Spirito Santo:”Spirito Santo, io non capisco. Di che avevamo bisogno? Una vita di Gesù ( una sola !), una dogmatica, una morale, un rituale, un compendio di diritto canonico, e, per il popolino, il catechismo. Ed ecco quello che ci hai dato: quattro vangeli, e Paolo, e tutti questi libri della Bibbia così disparati!”. Questo aneddoto (ripreso da Bellet, La quarta ipotesi , Servitium) può essere letto da due angolazioni: la prima evidenzia il carattere strutturalmente “ ermeneutico ” del messaggio cristiano. Il che significa non solo che quel messaggio può essere interpretato a partire da qualunque tipo di cultura e paradigma culturale, ma anche che il cristianesimo ritiene di conoscere Dio ma pure di non comprenderlo in modo pieno, per cui è consapevole del fatto che non sempre ha qualcosa da dire in suo nome. Un secondo tipo di lettura invece potrebbe guardare a questo aneddoto come a una spia del disagio e del disorientam